Il ministro Giorgetti parla delle difficoltà delle trattative per il Patto di stabilità: “Le possibilità di un accordo per il 20 dicembre sono davvero scarse”.
Il ministro Giorgetti ha affermato, a latere delle trattative, che l‘Europa è incapace di prendere decisione tempestive e strategiche, aggiungendo: “L’Ue, in questo momento, è come un’assemblea di condominio”.
Patto di stabilità, negoziati sono in stallo
Qualsiasi manovra sul Patto di stabilità al momento sembra impossibile.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ospite ad Atreju, ha da poco commentato i fatti, affermando: “L’Europa è incapace di prendere qualsivoglia decisione tempestiva e strategica. Rincorre la Cina, gli Stati Uniti. D’altro canto se a un tavolo si è in 27, e tra poco anche in 30, 32, decidere quasi impossibile. Chiunque conosce come si svolgono le assemblee di condominio, capirà che adesso l’Europa è questa”, ha chiosato Giorgetti dal palco.
La seconda figura più importante della Lega precisa poi che il suo riferimento riguarda sia il Patto di stabilità che “Gli investimenti strategici per le grandi sfide nelle quali l’Europa si è imbarcata”. Poi il ministro aggiunge anche: “Se non hai strumenti e un apparato normativo che ti consenta di decidere come fanno gli altri competitor mondiali, lo spiazzamento diventa totale anche sotto il profilo delle esportazioni. Il mondo non è più quello degli anni 60, 70 e 90, ecco questo è il dipinto attuale”.
I negoziati sono in corso da mesi
Riferendosi al Patto, il ministro Giorgetti spiega che i negoziati sono in corso da mesi e che, allo stato attuale, ci sono scarse possibilità di arrivare a una approvazione entro il 20 dicembre: “Io non ho niente contro le video call ma che io debba chiudere un accordo che condiziona l’Italia per i prossimi 20 anni in videoconferenza meglio di no, grazie”, sottolinea Giorgetti. Il numero due della Lega evidenzia, poi, che un vertice dell’Ecofin in presenza, visto lo stato di cose, sarebbe meglio.
Per il momento, però, l’Ecofin è convocato in videoconferenza il prossimo 20 dicembre, a una settimana dal Consiglio europeo. Stando ad alcune voci, qualche passo avanti ci sarebbe stato ma l’intesa unanime sembra ancora lontana.